Al Bano ha recentemente fatto un’offerta alla tanto discussa famiglia nel bosco. Il cantante si è offerto infatti di sostenere i due genitori.
Dopo la gaffe di quest’estate, Al Bano è tornato a fare parlare di sè esprimendosi riguardo uno dei casi di cronaca più delicati dell’ultimo periodo. Ill rinomato cantante pugliese ha fatto una proposta ai due genitori della cosiddetta famiglia nel bosco. Le dichiarazioni dell’artista sono state rilasciate in occasione di un’intervista per il Corriere della Sera. L’uomo ha inoltre rivelato di avere qualcosa in comune con le persone in questione.
La proposta di Al Bano alla famiglia nel bosco
Queste le dichiarazioni del cantautore: “Ora metto loro a disposizione una casa. E, se mi contatteranno, anche un lavoro perché non si voltano le spalle all’umanità“.
In data 16 dicembre, i giudici della Corte d’Appello dell’Aquila dovranno decidere se approvare o meno il ricorso presentato dai due genitori Nathan Trevallion e Catherine Birmingham. L’unico neo relativo a questa vicenda, è rappresentato attualmente dallo stato di socialità dei tre minori coinvolti.
Ci sono stati tuttavia dei segnali piuttosto positivi in questo senso, motivo per cui i giudici potrebbero anche prendere in considerazione l’idea di una decisione altrettanto positiva. In merito a questa vicenda, lo stesso Al Bano ha poi rivelato un aspetto inedito circa la sua vita privata.
Il dettaglio rivelato da Al Bano
Al Bano ha proseguito con la sua dichiarazione rivelato un dettaglio inedito: “Ho vissuto anch’io in una casa vicino al bosco, lontana dal centro abitato e a prova di comodità. E, quando ho sentito la loro storia, sono rimasto impressionato. La mia è stata una scelta. Non volevo che i miei figli vivessero nel caos e nell’inquinamento. Mi sposai con Romina il 26 luglio del 1970; cominciai a far costruire la nostra casa a settembre. Alla fine dell’anno successivo, ci vivevamo. Sempre compatibilmente con il mio lavoro che mi ha sempre portato a viaggiare“. La sua proposta di aiuto potrebbe derivare, dunque, da un grado di empatia inevitabilmente alto.
